Dicembre 15, 2025
Fino a pochi anni fa sembrava un’idea da pionieri digitali.
Oggi, dal 2026, pagare un viaggio o un’esperienza in criptovaluta non è più fantascienza, ma una possibilità concreta che sempre più viaggiatori — italiani e internazionali — iniziano a considerare.
Non si tratta di rivoluzioni ideologiche o di mode passeggere, ma di un’evoluzione naturale nei metodi di pagamento, soprattutto per chi organizza viaggi su misura, esperienze private e servizi di alto livello.
In questo scenario di cambiamento, non tutte le realtà del turismo si muovono allo stesso ritmo.
Molte osservano, alcune sperimentano, poche integrano davvero nuovi strumenti nei propri processi.
Local Guides Tour rientra in quest’ultimo gruppo.
Già prima che il tema diventasse di attualità, l’agenzia ha iniziato a lavorare su un modello di relazione più diretto con il viaggiatore, riducendo i passaggi intermedi e puntando su un dialogo costante, personalizzato e trasparente. L’introduzione dei pagamenti in criptovaluta si inserisce proprio in questa visione.
Non come trovata di marketing, ma come risposta concreta a una richiesta reale:
viaggiatori che desiderano trasformare valore digitale in esperienze autentiche, senza complicazioni inutili.
Nei viaggi su misura, ogni dettaglio viene definito in modo diretto: itinerari, tempi, servizi, priorità.
Anche il metodo di pagamento, in questo tipo di relazione, tende a seguire la stessa logica.
Per realtà come Local Guides Tour, che lavorano senza intermediari e con un rapporto diretto con il viaggiatore, l’introduzione delle criptovalute come opzione di pagamento rappresenta un’estensione coerente del proprio modello operativo.
Nel 2026, pagare un viaggio in cripto non sarà una dichiarazione ideologica, ma una possibilità concreta per chi cerca coerenza tra il valore messo da parte nel tempo e l’esperienza che desidera vivere.
Una scelta che, in molti casi, permette anche di ridurre costi legati a commissioni bancarie, cambi valuta e intermediazioni delle piattaforme online.
Per chi organizza viaggi, la vera sfida non è la tecnologia, ma la capacità di trasformare quel valore in qualcosa di reale, investendo più risorse nell’esperienza stessa e meno nei passaggi che non aggiungono valore.
Stanno cambiando il modo in cui alcune persone scelgono di viverlo.
Nel 2026, pagare un viaggio in cripto non sarà una dichiarazione ideologica, ma una possibilità concreta per chi cerca coerenza tra il valore messo da parte nel tempo e l’esperienza che desidera vivere.
Per chi organizza viaggi, la vera sfida non è la tecnologia, ma la capacità di trasformare quel valore in qualcosa di reale, memorabile e umano.
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